GOCCE
DI CANAVESE - Gli scritti
Noia
da coronavirus
Non
aver paura.
Prendiamoci per mano e lasciamoci trasportare dal vento della fantasia sulle turrite mura di un castello o su un'isola in mezzo al mare. Fermiamoci ad ascoltare il dolce suono del menestrello ed il roco verso del gabbiano. Lasciamoci avvolgere dal tepore del sole al tramonto, godiamo di quanto la natura ci offre. Chiudiamo gli occhi e ringraziamo chi tutto questo l'ha creato. <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Dalla
finestra
Un merlo nero col becco giallo, appollaiato sul pesco in fiore, fischia felice una canzone..... forse d'amore. Non ha affanni, non ha pensieri. Un gatto rosso, la coda dritta, lo tiene d'occhio. Infine scatta: agile, svelto. Batto sui vetri..... Il merlo s'alza con eleganza. In un attimo s'allontana. Pensieri neri s'involano con lui. Una nuvola rosa, leggera li rapisce. Li tinge d'azzurro: torna la gioia in un sussurro. <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Che ci scaldera il ❤.
Cuore.
Pederzoli
Andrea
Storia vera o forse no ☺
Era di sera o forse più tardi Rientro a casa con molti rimpianti Ho visto due amici felici giocare Eran leprotti volevano azzuffare Spengo il motore loro si bloccano Li ho spaventati ma loro non scappano Li guardo in silenzio Loro mi osservano Mi sento felice Vorrei fosse Eterno. <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Se lo vuoi,
sì lo ammetto
Per un tozzo di pane Anch'io presi un cane Così scelsi un Molosso Che mi scambiò per un osso Ahimé, una lezione solenne Quasi ci lascio le penne Chiedo consiglio al vicino Così quel cretino Mi consiglia un Mastino Allorché questo matto Alla vista di un gatto Proprio in corso Vinzaglio Mi strattona il guinzaglio Io finisco a carponi E mi strappo i bottoni Ho deciso, lo giuro Ci puoi star sicuro Dal canile vicino Io mi prendo un cagnino <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Chiartano Silvano #Io
resto a casa
Stamattina mi son infilato per tre volte il giubbotto, e sopra questo la mia seconda anima, lo zaino, per tre volte ho abbassato la maniglia della porta. “Perché esci?” tuona una voce dentro di me. Già perché? “Vado a fare una passeggiata …” no, no, no! Vietato. “Vado dall’ottico a rifare gli occhiali …” no, no, no! Vietato. “vado a trovare un amico ...” no, no, no! Vietato. Passa il tempo, ma il mio sguardo torna sempre allo zaino, abbandonato in un cantuccio che mi attende sconsolato. Finalmente una buona notizia: no, non è finita la quarantena, è mia moglie che mi invita ad andare a comprare pane e formaggio: solo due mesi fa non mi sarei fatto trovare, ed ora, invece … In un attimo compilo il modulo di autocertificazione ed aggiungo: vado a fare la spesa al negozio! Respiro a pieni polmoni l’aria primaverile, ammiro i colori dei fiori nel giardino di Gemma. “Ce l’ho la giustifica, ce l’ho!” penso passando vicino alla caserma dei Carabinieri; ora escono ed io gliela consegno! Disillusione. Nessuno s’affaccia, forse son diventato invisibile o, forse, anche loro … #io resto a casa? <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Chanoux
Ilario “L'
Italia è come quella tipa che ha più talento di
tutti,
Bertoglio Gemmaè come quella che le altre se le mangia, perché è nata bella, più bella di tutte ,e le altre se le asfalta. L' Italia è come quella più ingegnosa, che ha le mani di una fata, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse. Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa. E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta. È la rabbia delle poverine ingelosite, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra. Ma l'Italia è una tipa con stivale tacco 12, ovviamente made in Italy, che nessuna sa portare meglio di lei... solo il tempo di rialzarsi.” <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Rinascita
La fata Primavera è scappata dal castello di mago Inverno, ha dipinto il mio giardino di tanti splendidi colori, gioia degli occhi e della mente, ha inondato di luce le mie giornate. È arrivata troppo presto, dicono, ma le cose belle sono sempre gradite, anche se arrivano prima del tempo... Osservo il miracolo della natura che si risveglia: è come un inno alla vita... Sento nascere in me la speranza che dopo i giorni grigi arriveranno tempi migliori. <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Querio
Adriana
Teniamoci per mano così non cadiamo Sentiamoci così ci rallegriamo Scriviamoci così ci pensiamo Pensiamoci così ci fortifichiamo. Ciao a tutti. <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Anno
2030...Nonno raccontami quando l’Italia divenne una nazione
così bella !
E il nonno cominciò:
....era il 2020, dieci
anni fa. All’improvviso una epidemia investi tutto il mondo,
proveniva dalla Cina ...ma era stata portata da altri, forse da
militari americani...ma non si seppe mail la verità !
L’Italia fu colpita prima di tutti in Europa, tanti morti,
tutti
chiusi in casa....paura, diffidenza, gli ospedali erano pieni di gente.
Durò alcune settimane....fu dura...tanto! il governo dopo un
primo momento di incertezza reagì bene, con forza e
coraggio.
Tutti gli Italiani dettero prova di grande esempio e spirito di
sacrificio. Le persone riscoprirono il valore dell’aiutarsi a
vicenda. Purtroppo la chiusura delle fabbriche e di tantissimi negozi fu il vero problema che dovemmo affrontare. Una crisi spaventosa, alla quale non eravamo preparati. Chiedemmo aiuto all’Europa, all’epoca avevamo una Comunità...così si chiamava Comunità Europea. Doveva servire per fare un grande Nazione, come gli Stati Uniti. Ma altre Nazioni, come la Germania e l’Olanda....dissero che dovevamo fare da soli. Oppure dargli le nostre aziende, gli aereoporti, le autostrade, l’oro della Banca d’Italia...i nostri risparmi...ma come...dopo quello che avevano combinato, proprio loro! E
allora nonna cosa accadde.....?
Accadde che ci rendemmo conto che
dovevamo fare da
soli: il Presidente della Repubblica chiamò tutte le aziende
e
la Banca d’Italia emise un prestito solo per gli Italiani di
100
miliardi.... si chiamava SALVA ITALIA e doveva servire per risollevare
le sorti del Paese. Successe l’incredibile... i politici
rinunciarono ai loro stipendi per 6 mesi; tutti i dirigenti
d’azienda fecero allora la stessa cosa......ed anche tutti
coloro
che potevano .....investirono la metà dei loro
risparmi.....quindi le aziende sane comprarono così tanti
titoli
che lo Stato Italiano raccolse 300 miliardi in poche settimane. A quel
punto chiamarono un grande banchiere...un certo Draghi! Con quei soldi, non solo superò la crisi del momento, ma ricomprò anche una parte del debito estero che avevamo. Diminuì le tasse per consentire di produrre a costi più bassi....Dopo 4 mesi appena, eravamo la Nazione più in forma del momento, mentre le altre ci stavano a guardare sperando che non c’è la facessimo. Alcune aziende che avevano spostato le loro produzioni all’estero, come la Fiat, tornarono in Italia. A quel punto per far lavorare tutti diminuirono l’orario di lavoro così da non perdere il tempo da passare assieme alla famiglia. Il maggior fatturato consenti di ricomprare ancora i debiti che avevamo fatto negli anni passati. Eravamo così orgogliosi di essere Italiani, furono anni di grande intensità emotiva e riscoprimmo di essere un grande popolo, fortunato....perché vivevamo nel paese più bello del mondo ! Grazie
Nonno ...... domani me la ripeti ?
È
una storia così bella !!!!! 🇮🇹
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